Pokèmon Tarnished Gold, "Sei diventato debole, come tutti gli altri..."

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Lady Cortex
view post Posted on 29/1/2011, 16:32 by: Lady Cortex




L'ho tradotto io, quindi è probabile che ci siano un po' di errori...

"Stamattina presto, ero a guardare un po' di e-mail...tra le notifiche di Facebook e le spam, c'era una misteriosa mail con oggetto "NO MORE" (non più). Colui che l'aveva inviata era un certo "Hope abandoned" (Speranze perdute). L'oggetto? "Tarnished Gold".
Ero eletrizzata. Aprii la mail, che cominciava con...
"Ho sentito che ti piacciono le storie paurose di Pokèmon...Eccotene una. Divertiti."
E così, cominciai a leggere...

Non capisco molto di computer. La mia conoscenza di computer era comparabile con quella di un bambino di otto anni.

In ogni caso, imparai queste cose nel peggior modo possibile.

Quando ero piccola, il mio primo gioco fu Pokèmon Oro. Ero molto attaccata al mio personaggio - che avevo chiamato come me nonostante fosse un maschio - e alle creaturine di quel mondo, e inventavo avventure che non c'erano nella vera storyline.

Ma comunque, questo non è molto importante.

E' importante il fatto che non mi sono mai dimenticata di quelle avventure, dai miei ricordi d'infanzia che quel gioco mi dava. Ho ancora il mio Pokèmon Oro, completo e senza trucchi. Non voglio ricominciarlo perchè temo che quella magia potrebbe sparire.
Volevo comunque giocare con gli altri Pokèmon, la soprattutto le vecchie cartucce sono difficili da trovare, se non in internet, e anche i negozi non hanno molti giochi di Pokèmon...

Fortunatamente, mia nonna supporta la mia passione, e per questo spesso mi regala vecchie cartucce e giochi che trova ai mercatini dell'usato. Ovviamente, la maggior parte di quelle cose non erano nelle loro condizioni migliori...Erano stati abbandonati per un motivo ben preciso, no? Ma comunque, io li consideravo quasi oro.

Ultimamente, mi ha dato un po' di video della prima serie, alcune carte malconce e una cartuccia senza etichetta.

La cartuccia aveva il familiare color oro che io ho sempre amato. Anche se non c'era l'etichetta e una larga X rossa era stata disegnata al suo posto, ero sicura di ciò che era...quale altro gioco di Pokèmon aveva quel colore, dopotutto? Ero troppo contenta di aver trovato un'altra copia così - odio comprare cose via Internet - per giocarci di nuovo da capo. Tornai a casa e subito cominciai.

Beh, non proprio subito. Prima dovevo riprendere il mio GBA da mio fratello. L'avevo barattato in cambio delle sue carte migliori. E una volta prestato qualcosa a lui, raramente ritorna indietro. Che strana relazione, eh?

Comunque, dopo un po' di discussioni, riuscii a riprendermi la mia amata console. Rivedere il video iniziale mi mandò un'ondata di nostalgia. Era stato bello rivederlo dopo tanto tempo.
Come al solito, la figura di Ho-oH volava nel cielo, per poi far partire il vero menù iniziale. La persona che aveva il gioco prima di me aveva già una partita salvata, ma a me non importava su ciò che aveva fatto. Considerando i nomi ridicoli che aveva la sua squadra e come era messa, capii che il possessore precedente era molto giovane.

Cominciai una nuova partita.

Allora, e solo allora, capii che qualcosa non andava con quel gioco. Non c'era il Professor Oak a parlarti del mondo dei Pokèmon.

Lo schermo era nero, e dato che Pokèmon Argento, Oro o Cristallo cominciavano più o meno così non mi preoccupai.
Ma invece del solito "Che ore sono?", il dialogo fu:

...
...
...
I Pokèmon non sono nient'altro che strumenti.
Da usare, per poi buttar via.
...

Lo schermo nero scomparve, e io mi ritrovai in una via che mi sembrò nella prima parte del gioco, ma non ne ero del tutto certa.

C'era un grande silenzio in quella scena. Notai il mio rivale, Silver, che si muoveva molto lentamente, come se stesse esitando. Una volta arrivato al centro dello screen, si voltò più volte, per vedere se qualcuno lo seguiva.
Per molto, non fece altro, e tutto ciò che diceva era "...", dopodichè riprese a camminare.

La scena cambiò, mostrando Silver nel primo posto dove lo si trova, ovvero fuori dal Laboratorio del Prof.Elm. Si capì subito che il gioco era leggermente più avanti del normale: l'assistente del Professore stava lasciando la città, mentre Elm si dirigeva verso casa. Gold non era da nessuna parte.
Rimasi immobile per un po', e pensai che il gioco si fosse fermato. Finchè mi accorsi che potevo muovere Silver. Ero eccitata, perchè Silver, a mio parare, è il miglior rivale di sempre (N.d.L. = ragazza intelligente!!)

Tentai di esplorare, ma quando superavo il cartello del laboratorio, mi usciva la scritta "Non posso andarmene ancora...". Mi mossi verso la finestra, e riuscii ad entrare nel Laboratorio.

Il Laboratorio era vuoto, e ciò faceva pensare che se n'erano andati tutti da poco. Sul tavolo, c'era solo una piccola Pokèball. La presi.

"Hai ottenuto TOTODILE!!"

La solita musica di "ottenuto ecc.ecc." non partì. Neanche nei giochi rubare è una buona cosa, a quanto pare. Il gioco mi chiese se volevo o no dare un soprannome al Pokèmon, e io risposi subito Sì - adoro dare Soprannomi - ma una nuovo dialogo apparve:

"Non dargli un nome! Richierai di diventare suo amico.
Non amarlo, usalo."

Ero sicura che la "voce" era la stessa dell'uomo del video iniziale...Fu molto strano...

Tentai di andarmene dal Laboratorio per "via porta", ma Silver mi disse: "Non di là". Proprio come prima, passai dalla finestra.

Quando uscii da Borgo Foglianova, scoprii che nessun Pokèmon poteva uscire dall'erba alta. Insomma, più avanti preferivo lasciar perdere i Pokèmon selvatici, ma all'inizio mi divertivo a far levellare i miei. Non trovare nemici fu piuttosto frustrante.
Dopo un po', finalmente uscì fuori un Sentret. Ma quando feci uscire il mio Totodile, il Pokèmon nemico fuggì. I selvatici non fuggono mai...non così presto nel gioco, insomma! Fu così per tutti gli altri selvatici incontrati, così decisi di lasciar perdere di dirigermi vero Fiorpescopoli.

Appena entrata in città, mi imbattei in Gold, che, senza dire una parola, mi sfidò.

Il suo Cyndaquil era al livello 7, e nonostante il mio Totodile fosse avantaggiato, perse. Prima di andarmene, lo sprite di Gold si scambiò con quello di Cyndaquil. Sembrava deluso...

Andai in un Centro Pokèmon, dopodichè tornai nel punto in cui mi aveva battuto Gold, constatando però che non potevo combattere di nuovo.

Il gioco divenne un po' noioso, senza Pokègear, Pokèdex, soldi o Pokèmon selvatici, e fortunatamente nel Percorso 30 trovai alcuni allenatori piuttosto semplici da battere. Nonostante ciò, non dicevano nulla dopo che io li avevo sconfitti.

Raggiunsi Violapoli. Il livello del mio Pokèmon era ancora troppo basso per sconfiggere il Capopalestra, ma avevo almeno i soldi necessari per compare delle Pozioni. Così, mi sentii preparata...

I due allenatori prima del Capopalestra furono piuttosto facili. Usai solo due Pozioni e il mio Pokèmon livellò. Ma comunque, quando raggiunsi Valerio, lo presi troppo sottogamba e persi. Proprio come successe con Gold, anche lui mi guardò deluso.

Quando la lotta finì, non tornai nella palestra come succede dopo una battaglia, bensì continuò sullo schermo della battaglia. I Capopalestra cominciò a parlarmi su come trattare i Pokèmon, dopodichè arrivò un baloon del dialogo, con un'opzione: "Rubi?"

Scelsi l'unica opzione, "Sì".

Silver arretrò di un passo, per poi andare incontro a Valerio, facendolo cadere. Un'altro baloon comparve, dicendo che avevo rubato la Medaglia, la MP31 e $500.

Poi l'immagine si dissolse.

Il gioco continuò così: riuscivo a sconfiggere senza problemi gli allenatori, mentre perdevo e, di conseguenza, derubavo i Capipalestra. L'opzione "Ruba" era selezionabile anche dalle persone che, nel gioco normale, ti donavano MT, MP e oggetti. Solo così riuscii a prendere gli Oggetti-Chiave come la Spettrosonda, la bici e la canna da pesca...altrimenti, gli abitanti si sarebbero rifiutati di donarmi quegli oggetti.

Gli abitanti, quando ci parlavo, mi ripondevano con "..." o spiegandomi come trattare meglio i Pokèmon. Presto, anche l'Infermiera Joy cominciò a trattarmi così. Da Fiordoropoli in poi, ogni volta che perdevo mi sgridava.

I Pokèmon continuavano a fuggire, se volevo aggiungere nuovi alleati alla mia squadra dovevo sperare di catturarli al primo colpo. Strano, se riuscivo a colpirli con Malosguardo - che non permette al Pokèmon di fuggire - questi andavano a 0 PV.

L'unica scritta era "*nome del nemico* ha deciso di farsi battere" e la battaglia finiva.

L'unica cosa normale in quel gioco erano le battaglie contro il Team Rocket...

Il gioco andò avanti. Eccetto il solito "vinci/perdi e ruba", era tutto più o meno simile al normale. Nonostante tutte le sconfitte, la mia squadra cresceva senza problemi, ed arrivai a far loro tagliare i capelli e altre cose del genere. L'uomo che misura la loro felicità - uno dei pochi che mi parlava - mi disse che "erano abbastanza carini".
Capisco che fino a questo punto voi siate rimaste delusi, non è molto pauroso, l'haker aveva solo fatto in modo che il giocatore entrasse nei panni di Silver...beh, io l'ho fatto.

Ma il mio racconto non è ancora finito.

Quando finalmente giunsi a Kanto, e quindi a Smeraldopoli, la musica sparì appena misi piede in città. Credetti che fosse solo un glitch del gioco, che ora io dovessi solo continuare il gioco senza musiche. Rimasi lì per un po', finchè uno strano rumore partì improvvisamente, per poi sparire dopo poco tempo.

Credetti che la musica aveva qualche problema, che volesse andare avanti, ma che non ci riuscisse. Ma appena tornai al Percorso, la musica ripartì senza problemi, per poi sparire di nuovo una volta rientrata in città...solo Smeraldopoli era silenziosa.

Ero curiosa. Entrai nella città e cominciai ad esplorarla. Non c'era nessuno, nè in casa nè fuori. Neppure nei Pokèmarket o nei Centri Pokèmon.
Solo silenzio e quello strano suono che, a volte, compariva di nuovo.

Quando andai vicino alla Palestra, quel suono crebbe un po'. Capii che proveniva da lì, così entrai. Anche lì non c'era nessuno, ma in fondo me l'aspettavo.

Il rumore non c'era, c'era solo un silenzio di morte.

Andai dove di solito c'è il Capopalestra, poi verso il muro per sbatterci contro - lo faccio a volte, mi piace quel suono -, quando venni trasportata in una stanza: il muro nascodeva una scala segreta.
Anche lì c'era silenzio, ma il rumore era molto più forte. Sembrava quasi un grido.

Stavolta, il mio cuore batteva forte. Non mi misi ad urlare - o a fare cose che somigliavano ad un urlo - ma comunque ero molto spaventata.

Nonostante il forte batticuore e le mie mani tremanti, comniciai ad esplorare la stanza. Era di un colore tendente al rosso, come quasi tutto in Pokèmon Rosso. La strada procedeva a zigzag e quelle "urla" venivano fuori improvvisamente...alcune volte duravano poco, altre volte erano lunghe e stridule...Era come se qualcuno venisse torturato.

Più andavo avanti, più cose terribili vedevo: gli sprite degli NCP erano senza testa o senza corpo...Ogni volta che tentavo di esaminarli, Silver diceva semplicemente "Non guardare...". Essi erano sempre di più, così come le urla, e mi lasciavano poco spazio per procedere.

Lo schermo cominciò a lampeggiare, come quando un Pokèmon in squadra è avvelenato...ma nessuno di loro lo era. Comunque, più di una volta li controllai, e ogni volta la loro salute era un po' di meno. In ogni caso, tentai di prendere una pozione per curare il mio Feralligator.

Un dialogo mi disse "Non avrebbe alcun effetto."

Tristemente, continuai a camminare, sperando che tutti i Pokèmon sarebbero svenuti e che mi avrebbero portato al Centro Pokèmon, facendo tornare normale tutto.

...Fu una cosa molto stupida, da parte mia...

Continuai, facendo lampeggiare sempre di più lo schermo. Finalmente, Silver si fermò, e il dialogo che solitamente mi diceva che i Pokèmon erano K.O. uscì fuori. Ma non disse ciò che volevo...

Diceva semplicemente "TUTTI MORTI."

Mi misi a piangere, ma nonostante ciò continuai questa terribile discesa. Volevo sapere cosa mi attendeva alla fine.

Finalmente, giunsi alla stanza centrale, che era tutta di un rosso intenso...Capii che era cosparsa del sangue delle persone incontrate durante la mia camminata, anche perchè c'erano altri corpi là dentro. Al centro, c'erano solo quattro persone vive: un uomo, un Pokèmon, Gold e il suo Pokèmon, che probabilmente era Typhlosion.

Il Typhlosion di Gold attaccò il Pokèmon dell'altro uomo, ma presto cadde a terra. Divenne prima rosso, poi grigio, poi scomparve...era morto.

Silver si avvicinò a Gold, e finalmente anche l'uomo mi prese in considerazione.

GIOVANNI: "Ah, figliolo, sei venuto a vedere la caduta del tuo rivale?"

Anche Gold si girò verso Silver, e tutto ciò che disse fu "..."

Silver continuò a muoversi di sua spontanea volontà. Si avvicinò all'uomo, e lo spinse via. Questo ovviamente fece arrabbiare Giovanni.

GIOVANNI: "Vuoi aiutarlo? Ah! Sei debole, come tutti gli altri! Ormai, ho capito che non avrebbe senso lasciarti in vita...Forse, dovrei dimostrarti che non c'è motivo per attaccarsi agli altri...MEWTWO, pensaci tu!"

Mewtwo fece ciò che il suo creatore aveva ordinato e si avvicinò a Gold. Non capii molto bene cosa stesse facendo, ma intuii che lo stava strozzando. Il mio rivale lanciò un urlo più lungo degli altri, prima di perdere la testa e passare dal rosso al grigio.

GIOVANNI: "Te l'avevo già detto tempo fa, Silver. I Pokèmon non sono nient'altro che strumenti da usare, per poi buttar via. Anche gli umani sono così. Li butti via quando non ti servono più! MEWTWO, uccidilo!"

Ma stavolta, il Pokèmon non gli diede ragione. Probabilmente ciò che aveva detto non gli era piaciuto.

MEWTWO: "Non mi servi più..."

Si avvicinò a Giovanni, strozzandolo come aveva fatto con Gold e Typlosion. Ma stavolta, l'urlo era molto, molto più lungo degli altri. Mewtwo lo stava torturando.

Finalmente, anche lo sprite di Giovanni fece la stessa fine di quello di Gold, lasciando solo Silver e Mewtwo vivi in quella sala...Ma sapevo che non sarebbe durato per molto.

MEWTWO: "Non utile..."

Si avvicinò, facendo cominciare una battaglia che sapevo di non poter vincere. Il mio sprite era al posto di quello dei Pokèmon, la mia salute era al massimo, ma non potevo farcela. Provai a fuggire, ma non potevo...Provai a combattere, ma non avevo attacchi...Potevo solo stare lì, aspettando che Mewtwo attaccasse un Silver indifeso.

Anche se il volume era basso, l'urlo che uscì da Silver fu terribilmente alto. Anche se il menù di battaglia era scomparso, l'urlo continuava, mentre lo sprite diventava di un rosso sangue, per poi grigio - che credo simbleggiasse il freddo della morte -...Silver, così come Gold e tante altre persone, fu fin troppo sfortunato, e rimase là a morire nei sotterranei di Smeraldopoli.

Lo schermo divenne nero, lasciando visibile solo lo sprite di Mewtwo, che si girò verso di me. Nel mio povero cervello di bambina, credetto che ora fosse il mio turno, ma invece comparve solo la scritta "FINE", e lo schermo tornò al menù iniziale."

Edited by Lady Cortex - 30/1/2011, 13:31
 
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